giovedì 3 gennaio 2008

L'Orgasmo Cosmico


L'ORGASMO COSMICO


Pochi riescono semplicemente a immaginare che possa esistere un orgasmo privo di desiderio sessuale e persino di eccitazione fisica.

Purtroppo l'essere umano si è così abbrutito da limitare del 99,9 % persino il campo delle proprie esperienze sensibili. Proprio quello dove si è dedicato maggiormente.

E' questo il paradosso noto con il mito di Laxmi.

Si dice che la dea Laxmi (che simboleggia il soddisfacimento di tutti i bisogni) sfugga da chi la cerchi e diventi la serva di chi la snobba.

Così, chi diventa schiavo e succube del desiderio sessuale avrà sempre più difficoltà a raggiungere la soddisfazione, che invece si offrirà abbondante in chi ha ottenuto un sufficiente distacco.

Quando il livello di consapevolezza si innalza, si realizza che eccitazione fisica, desiderio sessuale e orgasmo sono esperienze completamente diverse che possono presentarsi contemporaneamente, in successione o in modo completamente autonomo.

In realtà questi tre fenomeni hanno origine diversa e potenzialità diverse per lo sviluppo della coscienza. Esaminiamoli con attenzione.

L'eccitazione fisica può essere attivata anche dal desiderio sessuale, ma in realtà è il frutto di una esuberanza di soffio vitale.

Quando il soffio vitale è particolarmente forte attiva il sistema simpatico come una frusta fa con una muta di cani.

E' il caso, per esempio delle prime ore del mattino in cui il soffio vitale ha una vergenza per riportare l'attenzione dallo stato di sonno profondo a quello di sogno e, infine, a quello di veglia.

La sostanza reticolare presente nel sistema nervoso viene attivata e questa procede a stimolare il sistema nervoso vegetativo (simpatico) con un incremento del livello di adrenalina.

Gli uomini sperimentano spesso una erezione mattutina non dovuta nè ad alcuno stimolo fisico nè ad alcun desiderio sessuale.

L'erezione fisica si può ottenere anche indirizzando volontariamente l'energia vitale al centro svadisthana, o come riflesso di un onda di energia che attraversa l'intero campo di coscienza attivando anche il centro vicino ai genitali.

In tutti i suddetti casi l'esperienza dell'eccitazione fisica non è di natura sessuale.

Esaminiamo adesso il desiderio sessuale.

Il desiderio è in sè una forma di assoggettamento dell'individuo che lo degrada e lo riduce in catene. Desiderare significa letteralmente deviare dal sentiero celeste (de-sidereo).

Chi desidera non possiede l'oggetto dei suoi desideri ed è dunque in uno stato di miseria.

Si dovrebbe pertanto ridurre il più possibile questo stato nocivo per la salute, l'equilibrio e la crescita umana.

Concludiamo l'analisi parlando dell'orgasmo non in quanto esperienza ma come uno stato di coscienza.
L'orgasmo viene vissuto dalla maggior parte delle persone come l'apice di un incontro sessuale; un evento rigeneratore e portatore di gioia anche se di durata molto breve.

Una signora inglese che provava orgasmi frequentissimi è stata considerata "affetta da una strana patologia", malata quindi da sottoporre a cure.

Nessuno dice che l'orgasmo è una modalità dell'esistenza umana. Una modalità di conoscenza e di unione con tutte le cose e con il cosmo.

Esiste quindi un secondo tipo di orgasmo, non legato all'atto sessuale, ma simile per alcuni aspetti al primo. Soprattutto per l'esperienza di appagamento, beatitudine e unione che si prova.

In questo caso l'orgasmo puo essere o meno accompagnato da eccitatione fisica ma certamente non da desiderio sessuale.

Nasce come un approfondimento dello stato di coscenza che dapprima si raccoglie all'interno e poi, raggiunto un punto di stabilità, può restare in se o guardare attraverso i sensi.

Abbiamo spiegato in un post precedente che l'essere umano possiede varie modalità di esistenza. Queste modalità di esistenza sono state simbolicamente rappresentate anche con il nome di Chakra o di Sefiroth.

Quando il punto di unione dell'"Io sono" con il soffio vitale avviene in un piano determinato il mondo ci apparirà come un enorme orgasmo in cui il soggetto proverà una beatitudine simile all'orgasmo sessuale quando avrà esperienza degli oggetti.

A differenza dall'orgasmo sessuale questo stato di coscienza non è limitato ad un momento brevissimo e fuggevole ma dilatato a misura della volontà di mettersi in comunione con il mondo.

Questa è la seconda differenza con l'orgasmo sessuale.

Mentre nella conoscenza degli oggetti attraverso i sensi il soggetto entra pochissimo in comunione con l'oggetto, la conoscenza orgasmica prevede un livello di comunione molto alta.

In realtà soggetto e oggetto si fondono parzialmente e l'orgasmo è il prodotto di questa "conoscenza".

L'essere umano riesce a provare orgasmo solo attraverso l'atto sessuale con un altro essere umano mentre la conoscenza orgasmica si estende a qualsiasi aspetto della creazione.

I grandi iniziati considerano questa forma di conoscenza pericolosa perchè l'attivazione dell'energia sessuale o il soffermarsi della coscenza nel "piano orgasmico" può portare alla follia chi non si è liberato dagli attaccamenti ed è ancora schiavo dei sensi.

Molti grandi mistici non hanno parlato di queste loro esperienze perchè erano certi che sarebbero stati fraintesi e perchè non volevano rischiare di fuorviare nessuno.

In effetti quanti riescono a pensare ad un orgasmo casto e virginale?

Quanti riescono ad assaporare la dolce presenza della soddisfazione totale contemplando un fiore o una tenda?

L'ultimo aspetto che vorremmo precisare è che, mentre nell'orgasmo sessuale si emette il fluido vitale all'apice dell'esperienza, l'orgasmo cosmico è asciutto, e non prevede alcuna emissione di fluido vitale.

La conseguenza è che il bilancio totale è negativo nel primo caso e positivo nel secondo.

Il fluido vitale, qualora risparmiato, può in seguito essere sublimato in forme più sottili di energia.

L'atto sessuale "comune", anche quando è accompagnato da amore profondo, è un'attività in netta perdita. Si perde accendendo e nutrendo il desiderio, e poi, al momento di raccogliere i frutti, si stringe un solo istante di unione orgasmica concludendo con l'inutile spreco del fluido vitale.

Quando l'essere umano impara a controllare le proprie funzioni può optare per un tipo di unione in cui non c'è desiderio, ma solo un lungo e profondo orgasmo che lascia completi ed appagati senza richiedere alcuno spreco di fluido vitale e che non richiede esclusivamente una partner umana. Ricordiamo che esiste una netta differenza tra esperienza e stato di coscienza.

Nella prima il soggetto resta pressocchè immodificato nel secondo caso il sogetto si trasforma.

Quello che vorremmo tentare di spiegare quì è che è possibile per l'essere umano cogliere l'essenza delle cose attraverso una modalità alla volta.

Ogni forma di conoscenza prevede una parziale unione di soggetto e oggetto.

Anche nella conoscenza sensoriale, (che la più limitata tra quelle a nostra disposizione) avviene una seppur minima unione, allorchè, per esempio odoriamo una spezia e le particelle di spezia penetrano nella nostra mucosa e vengono catturate dalle cellule olfattive.

Possiamo sperimentare unione a livello del centro del cuore come "amore universale", o unione a livello del chakra svadisthana come "orgasmo cosmico".

Amore universale, conoscenza divina, orgasmo cosmico sono aspetti della Formazione dell'Uomo universale.

Abbiamo voluto esporre qui questo tema difficile essendo certi che saremo fraintesi, ma poco ci importa.

Il grande maestro Lingam Jangam, faceva indossare ai suoi seguaci un fallo rosso alla cintura per prepararli a questa esperienza sconvolgente e per farli divenire testimoni di una possibilità dell'esistenza più matura e più evoluta.

Oggi chi legge e insegna i tantra non capisce un fallo ma poco ci importa.

La conoscenza è sempre disponibile per chi la desidera. Così è stato, così è e così sara per sempre.


Da "il piccolo gioiello rosso" di Gurbani, pag 37



































1 commento:

Anonimo ha detto...

La dea con la lingua è però Kali....